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Quando si cammina un piede è sempre in contatto con il suolo, a ogni passo il piede che si muove in avanti si sta preparando a rilasciare l’energia muscolare per muovere la gamba all’indietro contro il terreno, spingendo il corpo in avanti. Parte di questo meccanismo è dovuto al muscolo gastrocnemio del polpaccio che “tira” il tendine di Achille per immagazzinare energia elastica.

Quando si cammina più velocemente la lunghezza del passo rimane pressoché la stessa ma ciascun passo richiede meno tempo, così che il muscolo per allungare il tendine di Achille deve compiere uno sforzo maggiore e ridurre la propria efficienza. A una velocità di circa 2m/s, è meglio mettersi a correre in quanto, durante la corsa, entrambe le gambe sono sollevate da terra allo stesso tempo, e questo permette al muscolo gastrocnemio di avere più tempo per contrarsi, sicché anche se ci muoviamo più velocemente, il muscolo si contrae più lentamente.

Il nostro organismo quindi ci stimola a correre piuttosto che camminare veloce perchè questo modo di muoversi è più efficiente e dunque meno faticoso.

(Fonte LV)